Scherzi a parte, dal 2 aprile su Canale 5 per la prima volta in diretta

di Redazione Commenta

È ormai ufficiale l’inizio della nuova edizione di Scherzi a parte, da lunedì 2 aprile, in prima serata su Canale 5. Ci saranno molte novità, la prima il cambio di conduzione affidato a Luca e Paolo, ma anche che la dodicesima edizione sarà per la prima volta in diretta. I nuovi conduttori spiegano al settimanale Chi che in studio ci sarà un’orchestra, un corpo di ballo formato da ex ginnaste e, pare, tanti monologhi.

Fra le vittime di Scherzi a parte anche Alfonso Signorini, l’attore Rupert Everett e Max Biaggi, così raccontano i nuovi conduttori:

“Ci hanno proposto di fare Scherzi a parte, che è un programma molto ambito, non è come andare in miniera e abbiamo accettato a una condizione: quello di cucicerlo addosso, andando in diretta con un’orchestra e un corpo di ballo, facendo monologhi e avvicendandoci all’idea del varietà di una volta (…) Abbiamo un corpo di ballo formato da ex atlete della Nazionale di ginnastica ritmica e tre di loro hanno vinto l’oro”.

Luca e Paolo tornano a parlare de “Le iene”, erano gli storici conduttori del programma di Italia 1 e, da quando loro non ci sono più, si sono avvicendati parecchi altri conduttori ma, francamente, non sembrano essere brillanti come loro. Facendo un passo nel passato, parlano delle conduttrici che li hanno affiancati in questi anni, riferendosi a Cristina Chiabotto:

“Quando è arrivata, era uno dei talenti più belli che avessi mai visto, avrei scommesso su di lei. Solo che era molto giovane, malgestita e non si lasciava andare. Con Ilary Blasi e Alessia Marcuzzi c’era complicità, sembrava di essere in terza media. Per dire una cosa a Cristina, invece, bisognava prima parlare con la sua agente”.

Paolo parla dei maschietti anche se,confessa, non ha visto molto, gli sono piaciuti Enrico Brignano e Alessandro Gassman, anche lui è dell’opinione che Luca Argentero fosse un po’ fuori posto:

Di certo si sta capendo che avere con Ilary un duo rodato, con ritmi e tempi precisi, aveva un perché”.

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