Attori, cantanti e giornalisti posano per la campagna della Carfagna contro la violenza sulle donne

di Redazione Commenta

“Chi ti picchia non ti ama e bisogna denunciare”, “Perché una persona che ti ama davvero non ti alza le mani”, sono alcune delle frasi che vengono dette da attori, cantanti, giornalisti, volti noti della Tv e del mondo dello spettacolo e non solo, nel video contro la violenza sulle donne.

Il filmato fa parte della campagna #NonÈNormaleCheSiaNormale, diventata virale in poche ore, lanciata da Mara Carfagna (Forza Italia), vicepresidente della Camera dei Deputati, per sensibilizzare su un problema che purtroppo è sempre più diffuso nella società odierna, quello della violenza sulle donne, che non è fatta solo di minacce, botte e insulti ma anche di morte.

Il progetto della Carfagna è partito il 21 novembre da uno dei luoghi più importanti di Montecitorio, la Sala della Lupa, con una presentazione ricca di contenuti e a tratti intensa e commovente, per continuare poi sui social network e sul web.

Si tratta di una vera e propria maratona di solidarietà e i primi ad aderire sono stati proprio i personaggi famosi, quelli che non passano inosservati, personaggi dello spettacolo, dello sport, della cultura, dell’Università, dell’informazione e della moda. Sono loro che stanno pubblicando in questi giorni un breve video sul profilo Instagram e sulle altre piattaforme social, per comunicare a tutti che la violenza non può essere considerata “normale”.

Nel filmato presentato alla Camera dei Deputati compaiono: Fiorello, Barbara D’Urso, Alessandro Borghi, Annamaria Bernardini De Pace, Andrea Delogu, Maria Grazia Cucinotta, Vincenzo Salemme, Paola Turci, Anna Falchi, Bruno Barbieri, Noemi, Bianca Balti, Alessandro Roia, Francesco Montanari, Claudia Gerini.

All’iniziativa, di cui è media partner il magazine Elle, hanno aderito anche: Alessandra Amoroso, Ambra Angiolini, Bianca Aztei, Giulia Bongiorno, Roberta Capua, Milly Carlucci, Andrea Carpenzano, Cristina Chiabotto, Martina Colombari, Lodovica Comello, Marco Conidi, Carolina Crescentini, Geppi Cucciari, Tosca D’Aquino, Salvatore Esposito, Rossella Fiamingo, Corrado Formigli, Marco Giallini, Bianca Guaccero, Miriam Leone, Diletta Leotta, Selvaggia Lucarelli, Filippo Magnini, Guillermo Mariotto, Emma Marrone, Alberto Matano, Giorgia Palmas, Giovanna Nina Palmieri, Melissa Panarello, Federica Panicucci, Federica Pellegrini, Martina Piemonte, Lola Ponce, Simona Quadrella, Michela Quattrociocche, Isabella Rauti, Giorgia Rossi, Ivan Zaytsev, Samantha De Grenet, Nina Soldano e l’intero consiglio comunale di Venezia.

Nella ultime ore si sono aggiunti postando un video sui social: il ministro per la Salute Giulia Grillo, Stefania Rocca, Enrica Bonaccorti, Edoardo Leo, Cristina Parodi e l’Ambasciata Americana a Roma con un video collettivo.

Dopo il loro pensiero a difese delle donne, questi uomini e queste donne ripetono come un mantra la frase “Non È Normale Che Sia Normale” e si fanno un segno rosso sotto l’occhio, la maggior dei protagonisti lo fa con il rossetto rosso, come ad evocare le infinite sfumature di dolore: i lividi coperti dagli occhiali scuri, le botte nascoste dal trucco, le tracce della violenza camuffate da scuse a cui tutti fingono di credere per pudore e per errore.

Nel video l’onorevole Carfagna prima di tracciare il segno rosso afferma “Diamo voce a chi la voce ormai l’ha persa”.

Mobilitiamoci, diamo voce a chi la voce ormai l'ha persa, perché #nonènormalechesianormale.

Publiée par Mara Carfagna sur Mercredi 21 novembre 2018

“Non basta più discutere tra addetti ai lavori – spiega ai giornalisti la parlamentare -, oggi bisogna aprirsi, sfruttare in maniera positiva le potenzialità della rete perché se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi. In questi giorni ho depositato un emendamento per creare un fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio. Le donne non vogliono più essere picchiate in casa loro, non vogliono subire violenze e stupri. E quando succede vogliamo giustizia: rapida, inesorabile, commisurata”.

La campagna #NonÈNormaleCheSiaNormale è stata ideata in vista della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che si terrà domenica 25 novembre. Nella settimana che la precede la Carfagna ha voluto porre le basi per una riflessione seria sulla violenza, sullo stalking e sui femminicidi, affinché si ponga fine a questa problematica.

Per partecipare alla campagna basta postare sui social l’hashtag #nonènormalechesianormale e una foto con il segno del rossetto sotto l’occhio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>