Ha preso piede l’equivoco su Adriano Celentano morto: soliti mezzucci

Il mese di agosto, tra le altre cose, è stato caratterizzato da un equivoco relativo ad Adriano Celentano morto. Un vero e proprio malinteso, a pochi giorni dalla sua uscita contestualizzata al decesso di Piero Angela che abbiamo analizzato anche sul nostro magazine. Come sono andate le cose in questo specifico contesto e come ha preso piede una notizia del tutto falsa? Ho effettuato alcune ricerche in rete e sui social, capendo che dietro tutto questo c’è lo zampino di una testata solita sparare titoli acchiappaclick. Con relativo crollo della qualità dei propri pezzi da un po’ di tempo a questa parte.

Adriano Celentano

Chiariamo l’equivoco relativo ad Adriano Celentano morto: come è nata la bufala del momento

Se vi state chiedendo come sia nata la bufala del giorno, si capisce facilmente dove si trovi l’origine del recente equivoco relativo ad Adriano Celentano morto. Sostanzialmente, un sito ha riportato una semplice notizia di cronaca, focalizzata su incidente stradale. A perdere la vita è stato un ragazzo che di Celentano ha solo il cognome. In realtà è un vecchissimo fatto di cronaca. Ormai lo stratagemma è questo ed è molto chiaro. Si punta sull’omonimia, anche parziale, per mettersi al riparo da eventuali critiche, in modo che nessuno possa contestare la frase “Celentano è morto”.

Solo accedendo all’articolo e regalando il click al sito in questione, evidentemente, si scopre che a perdere la vita non sia stato il cantante. Non è un caso che tante pagine satellite della testata abbiano riportato la notizia nello stesso modo e che, nei commenti, in tanti si siano scagliati contro la strategia acchiappaclick che vi sto descrivendo questa mattina. La sostanza non cambia, perché per fortuna posso smentire la voce secondo cui Adriano Celentano sarebbe morto.

L’auspicio è che questo modo di fare giornalismo sia a breve penalizzato dagli algoritmi che determinano la visibilità di determinati pezzi.

Adriano Celentano non è solo un cantante, ma un’icona poliedrica che ha segnato profondamente la cultura italiana dagli anni ’60 in poi. Conosciuto come il “Molleggiato” per il suo modo di ballare unico e le sue performance energiche, ha saputo reinventarsi continuamente, rimanendo sempre rilevante e amato dal pubblico.

Celentano è stato uno dei primi a portare il rock ‘n’ roll in Italia. Influenzato da artisti come Elvis Presley, ha tradotto e adattato il genere, infondendovi la sua personalità irriverente e innovativa. Il suo esordio al Festival di Sanremo nel 1961 con “24 mila baci” è leggendario: voltò le spalle al pubblico, un gesto rivoluzionario che scosse il perbenismo dell’epoca e consolidò la sua immagine di ribelle. Da quel momento, brani come “Il tuo bacio è come un rock” e “Pregherò” lo hanno consacrato come il pioniere del genere in Italia.

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