Quando uno dice “signora” parla di Carmela Gualtieri, che dal suo scoglio preferito di Catania è stata catapultata a Cinecittà e dopo 113 giorni di Grande Fratello si sente una vera star. Nella puntata di ieri sera a Le Iene hanno mandato in onda un servizio che farà discutere non poco e che la dice lunga su quello che realmente sono i gieffini.

E’ proprio il caso di dirlo, nessuno come Le Iene riesce a realizzare servizi che riescono a smascherare molte realtà della tv, nell’ esilarante servizio di ieri sera ancora una volta si evince l’ onnipotenza che assale alcuni personaggi che si sentono consacrati alla celebrità dopo aver partecipato ad un reality, non considerando che, tempo qualche mese, non avendo né arte né parte, non saranno neanche più invitati alle varie serate in discoteca e tornano nell’ anonimato.

Ma veniamo al fatto, nel servizio de Le Iene si vede un finto buttafuori che proibisce ad alcuni ex concorrenti del Grande Fratello di accedere ad un locale, fingendo di non avere il loro nome in elenco, l’ ononimo e già dimenticato Tullio Tomasino, reagisce sottolineando il numero dei giorni di partecipazione al reality specificando di essere l’ originale, Carmela Gualtieri, nonché fidanzata del nulla più assoluto che risponde al nome di George Leonard, non manca ancora una volta di sfoggiare tutta l’ aggressività verbale di cui è capace.

Alla frase “Non sei in elenco” ed all’ osservazione che non era vestita adeguatamente, in un primo momento sembra persino educata l’ iper montata Carmela Gualtieri: “Ho fatto 113 giorni nella casa”, come avesse conseguito la laurea con 110 e lode, poi prosegue con le una serie di stupidaggini: “Tu sei pazza certo che l’ invidia è proprio una brutta bestia … Tu per comprarti i vestiti che ho io addosso in questo momento devi lavorare due anni … Sei proprio una cafona cretina … Non ti preoccupare non dico niente al tuo capo, forse un giorno puoi comprartele anche tu queste scarpe”.

Riuscire a trovare le parole per definire educatamente Carmela Gualtieri è quasi impossibile, ricordiamo solo che voleva piantare un tacco nel cervello di Mauro Marin ed ha inneggiato la mafia circa un eventuale ricordino che avrebbe potuto riservare al vincitore. Si vanta tanto di essere siciliana, ma lei non rappresenta affatto la Sicilia. Solo una domanda: ma la cafona chi è ? L’ aspetteremo quando, finito il momento di notorietà, andrà a comprarsi le magliette al mercato o in un outlet, come tutti i comuni mortali, aspettando i saldi perché il borsellino piange e non le rimarrà che guardare il mare dal suo scoglio preferito, magari.