Caterina Balivo disoccupata, approda in radio con Alfonso Signorini

di Redazione Commenta

 Sembrava che per Caterina Balivo la stagione televisiva autunnale che è appena ricominciata dovesse essere piena di impegni, si era partiti con Domenica In, dove avrebbe dovuto sostituire Lorella Cuccarini, poi si era passati a Quelli che il calcio. All’inizio dell’anno, invece, le ipotesi erano che fosse a un passo da Mediaset, mancava solo la firma del contratto, si pensava già ad un programma per lei su misura. Arriva la notizia che no, resta fedele alla Rai, ma nei palisesti della televisione di Stato il nome di Caterina Balivo non compare, al suo posto Milo Infante e Lorena Bianchetti.

Quando nella passata stagione era stato deciso il passaggio di Caterina Balivo dal Rai Uno a Rai Due, lei stessa aveva fatto una dichiarazione che non era piaciuta a tutti, la direzione, diceva, aveva voluto il passaggio per incrementare gli ascolti sonnacchiosi di “Pomeriggio sul Due”, di fatto, finita la stagione è tornata a casa ed in Rai non sembra esserci più posto per lei.

Un’opportunità di lavoro gliel’ha offerta il direttore dei settimanali “Tv sorrisi e canzoni” e “Chi”, Alfonso Signorini, oltre che conduttore su Canale 5 di La notte degli chef e Kalispera, coautore di Verissimo e opinionista di Grande Fratello. Caterina Balivo entra a far parte, infatti, del cast di “Alfonso Signorini Show” nell’inedita veste di conduttrice radiofonica.

Ovviamente soddisfatta, Caterina Balivo ha dichiarato: “Sono molto contenta dell’opportunità che Alfonso mi ha dato e lo ringrazio di cuore. Spero di divertire gli ascoltatori insieme alla già collaudata squadra del programma. Dopo otto anni questo sarà il primo autunno senza lavorare in tv. Approfitto di questa pausa e colgo l’occasione che Radio Monte Carlo mi ha offerto, per provare una nuova esperienza”.

Caterina Balivo ha passato l’estate al mare con il fidanzato, in perfetta forma fisica, non pareva risentire della disoccupazione, ma per chi come lei era una protagonista della Rai, è un duro colpo non vedersi rinnovare un contratto soprattutto quando nel proprio lavoro ci crede.

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