Festival di Sanremo 2013: Fabio Fazio risponde ad Anna Oxa

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Ormai manca una manciata di giorni al Festival di Sanremo 2013, dal 12 al 16 febbraio non ci saranno i grandi nomi della musica italiana, in prevalenza si tratta di artisti conosciuti forse più dai giovani che dall’abituale target della kermesse sanremese.

Il 4 febbraio c’è stata la tante attesa conferenza stampa che ha svelato il programma e messo a tacere le tantissime anticipazioni del Festival di Sanremo 2013. Sono aperte tutte le ipotesi, che il festival piaccia o no, che gli ospiti siano graditi o no, un grande successo o un flop. Del resto questo succede da sempre, le polemiche ci sono prima e dopo. Un grosso dubbio è quello che dirà Luciana Littizzetto, lei ha promesso che rispetterà la par conditio, come spiega Fabio Fazio intervistato dal settimanale Chi:

Lei non sa ancora quello che dirà. Tutti già ne parlano e lei non ha ancora pensato alle battute da fare. Luciana rappresenta in questo momento la donna più amata che c’è in Italia, molte si identificano in lei: sa il fatto suo, è brillante, allegra, rappresenta l’intelligenza e anche l’ironia.

Il conduttore dà anche la sua spiegazione a proposito della scelta dei big che parteciperanno al Festival di Sanremo 2013, l’assenza di grandi nomi si fa notare, Fabio Fazio, che torna all’Ariston dopo 13 anni, ha preferito aprire le porte a cantanti poco nazionalpopolari. Era naturale che ci fosse qualche polemica e così è stato. Anna Oxa è fra queste, dopo la conferenza stampa di presentazione del Festival, fortemente convinta di essere stata eliminata per motivi politici.

Intervistata dal Corriere della Sera, infatti, rivela che lei era inclusa nella lista dei big fino a mezz’ora dalla conferenza stampa e di esser stata esclusa solo dopo una forte lite perchè: ‘sono un cane sciolto, non ho appartenenza politica’.

Fabio Fazio torna a spiegare le sue scelte:

Non sono un rottamatore, anzi l’idea è quella di dare una mano al mercato. Aiutare questo settore secondo me significa anche esporre il meglio della contemporaneità. Ci è costato moltissimo dire di no a tanti che ci hanno mandato le canzoni. Ogni volta che dici di no a qualcuno dispiace e dispiace ancora di più se escludi qualcuno che ha un ruolo importante nella storia della musica leggera italiana. Ma i cantanti in gara dovevano essere quattordici.

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