Married at first sight: in Italia il format che fa discutere

di Redazione Commenta

S’intitola Married at first sight il format danese che ha ottenuto un enorme successo, molto probabilmente proprio per quello che racconta.

In Danimarca il canale che l’ha mandato in onda, D3, ha ottenuto una crescita del 375% rispetto alla media del canale, risultando il programma più visto di sempre di quella rete e anche negli Stati Uniti, sul canale FYI, ha fatto il record di ascolti della rete, anche qui risultando il programma più visto di sempre, con un +451% rispetto alla media di FYI.

Un format televisivo senza precedenti che è stato venduto in più di 15 paesi, e che ben presto arriverà anche in Italia. Sì, ma cos’è che rende questo programma così speciale? Traducendo in italiano Married at first sight potremmo dire “Sposati a prima vista”. Ed è proprio di matrimoni che si parla, ma non è il solito racconto di una coppia che decide di sposarsi, il racconto dei preparativi e le classiche storie d’amore che finiscono sull’altare.

Nel caso di Married at first sight i partecipanti al programma sono dei single, che vengono “forzatamente” messi insieme da alcuni esperti su basi strettamente scientifiche e fatti sposare.

Sì, due sconosciuti devono sposarsi, “accoppiati” da altri in base alle loro caratteristiche, e dopo un periodo di convivenza di circa 6 settimane, naturalmente monitorato dalle telecamere, possono decidere se rimanere sposati o se divorziare.

Insomma, si fa sul serio in questo format, non ci sono trucchi, c’è un matrimonio reale, ufficiale, una sorta di agenzia di collocamento che fa tutto al tuo posto, salvo garantire che si tratti di un matrimonio “d’amore”.

Riuscirà Married at first sight ad avere successo anche in Italia, dove il matrimonio è più che sacro? Staremo a vedere, intanto resta da decidere ancora su quale canale il programma arriverà, anche se sospettiamo che non sarà sulla TV generalista.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato.

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>